In occasione della Antica Sagra di Dossobuono c'è stato
un duplice impegno per la S.C. Olimpica Dossobuono: l'organizzazione della
seconda edizione de “L'Olimpica” strade bianche – colline moreniche e
l'allestimento di una mostra di biciclette, documenti fotografie e maglie
legate alla storia della S.C. Olimpica.
Ottimo il risultato ottenuto su entrambi i fronti: sono
stati oltre 70 gli “eroici” ciclisti che in sella a bici d'epoca hanno
affrontato, nel caldo pomeriggio di sabato 27 agosto, i due suggestivi percorsi
previsti (il tracciato corto di 30 km e il percorso lungo di circa 50 km) che
comprendevano tratti di strade sterrate alternati a segmenti di asfalto. A dare
il via all'evento ciclistico non competitivo con bici d'epoca, organizzato dalla
S.C. Olimpica in collaborazione con l'Associazione motori d'altri tempi, la
sezione di Dossobuono dei donatori di sangue della FIDAS, l'Associazione
Culturale Caste Bricon e il Gruppo Bandistico “Dino Fantoni”, uno starter
d'eccezione: Pietro Campagnari, ex corridore professionista che ha fatto 9 Giri
d'Italia e 4 Tour de France (due da dilettante) e che è stato gregario di
Felice Gimondi, Italio Zilioli, Marino Basso ed Eddy Merckx e che oltre a
questo, dopo il periodo da professionista, è stato anche tesserato della
Società Ciclistica di Dossobuono negli anni '80-90. I partecipanti più
temerari, che hanno scelto di effettuare il percorso lungo comprendente i
saliscendi tipici delle colline moreniche veronesi, hanno affrontato anche un
breve ma insidioso tratto in salita su strada bianca, che ha costretto buona
parte del gruppo a mettere piede a terra, prima di poter giungere all'agognato
ristoro, effettuato presso lo spazio antistante la Corte Gardoni, gentilmente
concesso in uso dall'omonima azienda agricola. Rintemprati con abbondanti dosi
di polenta e salame e polenta ed aringa al primo ristoro, i ciclisti hanno con
vigore affrontato la seconda parte del tracciato, che prevedeva l'ascesa in
paese a S. Lucia dei monti e il ristoro di Pozzomoretto. Sia la salita che il
secondo ristoro sono stati affrontati con sano entusiasmo dalla comitiva di
pedalatori storici: se in salita i ciclisti hanno stretto i denti per lo
sforzo, al ristoro i denti degli atleti sono stati serrati con rinnovato
slancio sulle abbondanti porzioni di frittatina alle zucchine e focaccia alle
mele approntate dalla ditta Antichi Sapori srl panifico Corsato e generosamente
distribuite, come la polenta al primo ristoro, dagli amici dell'Associazione
Culturale Castel Bricon di Dossobuono.
Rinfrancati anche dall'abbondante rifornimento idrico
effettuato, i partecipanti all'evento ciclistico hanno ripreso la via per
Dossobuono, giusto in tempo per effettuare un'ulteriore assaggio di frittata e
focaccia prima delle premiazioni per il partecipante più anziano (Brugnoli
Leonello classe 1934), i provenienti da più lontano (Peccati Corrado da Lonate
Pozzolo - Varese e Cottino Ambrogio da Vigevano – Pavia) e il gruppo sportivo
più numeroso (la S. C. Olimpica Dossobuono) che hanno concluso la parte ufficiale
della manifestazione che prevedeva poi per tutti, la possibilità di integrare
ulteriormente le energie spese durante il giro grazie anche al buono,
sponsorizzato dallo Scatolificio Pozzi e distribuito col numero e il pacco gara
al momento dell'iscrizione, per effettuare consumazioni presso gli stand
gastronomici della sagra.
Alla manifestazione, che ha avuto il patrocinio del
Comune di Villafranca di Verona e il CSI di Verona, ha preso parte anche
Roberto Dall'Oca, Assessore allo sport di Villafranca, che si è messo in sella
con una maglia Polisportiva Olimpica e un caschetto d'epoca, rinverdendo così i
trascorsi da ciclista effettuati nella categoria giovanissimi.
I partecipanti che si sono trattenuti anche alla sera,
hanno potuto visitare assieme alla popolazione dossobuonese, la mostra di mezzi
e reperti storici allestita nella tensostruttura di via Maddalena rimasta
aperta nelle serate di sabato, domenica e lunedì.
Oltre a macchine e moto d'epoca, l'esposizione
presentava una selezione di biciclette rappresentative dell'evoluzione di
questo mezzo di locomozione e di sport: dai primi mezzi con giro ruota con
scatto fisso o ruota libera posteriore, passando dalle biciclette con i primi
cambi a leve (prima doppia e poi singola) per posizionare la catena su uno dei
tre rapporti posteriori disponibili, ai mezzi dotati dei primi cambi Simplex e
poi Huret dotati di tendicatena, che hanno permesso anche l'adozione, a partire
dal secondo modello anche del deragliatore anteriore, fino a giungere a una
bici da pista degli anni '80 e una moderna bicicletta da cronometro su strada,
con le leve di controllo dei cambi, posizionati sulle protesi agganciate al
manubrio per favorire il miglior posizionamento aerodinamico del corridore. Gli
intenditori hanno potuto notare anche l'evoluzione dei materiali impiegati
nella costruzione di bici e ruote: dai telai in acciaio dei primi modelli si
giunge all'impiego di fibre di carbonio per i mezzi moderni che consentono la
realizzazione di biciclette nel contempo resistenti ed estremamente leggere,
mentre le ruote, inizialmente con i cerchi in legno, sono passate poi ad avere
materiali e forme più performanti fino a giungere alle ruote ad alto profilo o
lenticolari sempre in fibra di carbonio. La rassegna storica non era limitata
ai soli mezzi: esposte in ordine cronologico c'erano anche le maglie adottate
nel corso del tempo dall'Olimpica Dossobuono. Dalla maglia di lana CSI US
Olympica Dossobuono del 1960 di proprietà di Severino Andreoli (che ha ottenuto
le sue prime vittorie in gioventù con la maglia Olympica prima di divenire
vincitore dei campionati del mondo nella 100km a squadre ad Albertville nel
1964 e della medaglia d'argento nella stessa specialità alle Olimpiadi di Tokyo
del 1964 ed avere poi una buona carriera come ciclista professionista) alle
successive maglie con vari sponsor e materiali prima naturali e poi sintetici,
fino a giungere alla odierna divisa della S.C. Olimpica presentata su un
manichino in vicinanza della più recente bicicletta esposta. A fare da sfondo
alle maglie e alle bici, le fotografie e i reperti, da quelli storici a quelli
più moderni tra i quali spiccavano due riconoscimenti conseguiti da ciclisti
dossobuonesi nei primi anni del 1900, il verbale dell'assemblea di costituzione
dell'Unione Sportiva Olympica Dossobuono, datato dicembre 1959, la scheda di
iscrizione per gli anni dal 1960 al 1964 all'U.S. Olimpica di Remo Ceriani, che
ne presiedette l'assemblea costituente e ne fu poi segretario e il primo
tesserino dell'allora Unione Velocipedistica Italiana (l'attuale Federazione
Ciclistica Italiana) riportante l'indicazione UN. SP. CSI Olympica Dossobuono,
datato 1960 e intestato a Morandini Cristiano.
A seguire una selezione di foto d'epoca,
consultatissime nei giorni della sagra da appassionati e parenti di vecchi
tesserati, esposte in ordine cronologico dal 1960 fino alle fotografie incluse
nel calendario 2016, realizzato assieme alla sezione di Dossobuono dei donatori
di sangue della FIDAS con la sponsorizzazione della Legatoria Corona di Verona,
che riporta le immagini delle attività ciclistiche effettuate da atleti della
S.C. Olimpica nel corso dell'anno e una serie di fotografie fatte il 29 agosto
2015 in occasione della prima edizione de “L'Olimpica” strade bianche – colline
moreniche. Tra gli oggetti esposti era presente anche la maglia tricolore di
Campione Nazionale CSI di ciclismo a Cronometro nella categoria M4, vinta da
Corrado Braga, vicepresidente della S.C. Olimpica, nel 2013 e nel 2015. A
chiudere l'esposizione una serie di disegni e poesie incentrati sulla
bicicletta realizzati da Andrea Bisighin che ha riscosso l'interesse di diversi
appassionati del ciclismo.
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