venerdì 2 settembre 2016

Resoconto mostra e foto Sagra di Dossobuono

In occasione della Antica Sagra di Dossobuono c'è stato un duplice impegno per la S.C. Olimpica Dossobuono: l'organizzazione della seconda edizione de “L'Olimpica” strade bianche – colline moreniche e l'allestimento di una mostra di biciclette, documenti fotografie e maglie legate alla storia della S.C. Olimpica.
Ottimo il risultato ottenuto su entrambi i fronti: sono stati oltre 70 gli “eroici” ciclisti che in sella a bici d'epoca hanno affrontato, nel caldo pomeriggio di sabato 27 agosto, i due suggestivi percorsi previsti (il tracciato corto di 30 km e il percorso lungo di circa 50 km) che comprendevano tratti di strade sterrate alternati a segmenti di asfalto. A dare il via all'evento ciclistico non competitivo con bici d'epoca, organizzato dalla S.C. Olimpica in collaborazione con l'Associazione motori d'altri tempi, la sezione di Dossobuono dei donatori di sangue della FIDAS, l'Associazione Culturale Caste Bricon e il Gruppo Bandistico “Dino Fantoni”, uno starter d'eccezione: Pietro Campagnari, ex corridore professionista che ha fatto 9 Giri d'Italia e 4 Tour de France (due da dilettante) e che è stato gregario di Felice Gimondi, Italio Zilioli, Marino Basso ed Eddy Merckx e che oltre a questo, dopo il periodo da professionista, è stato anche tesserato della Società Ciclistica di Dossobuono negli anni '80-90. I partecipanti più temerari, che hanno scelto di effettuare il percorso lungo comprendente i saliscendi tipici delle colline moreniche veronesi, hanno affrontato anche un breve ma insidioso tratto in salita su strada bianca, che ha costretto buona parte del gruppo a mettere piede a terra, prima di poter giungere all'agognato ristoro, effettuato presso lo spazio antistante la Corte Gardoni, gentilmente concesso in uso dall'omonima azienda agricola. Rintemprati con abbondanti dosi di polenta e salame e polenta ed aringa al primo ristoro, i ciclisti hanno con vigore affrontato la seconda parte del tracciato, che prevedeva l'ascesa in paese a S. Lucia dei monti e il ristoro di Pozzomoretto. Sia la salita che il secondo ristoro sono stati affrontati con sano entusiasmo dalla comitiva di pedalatori storici: se in salita i ciclisti hanno stretto i denti per lo sforzo, al ristoro i denti degli atleti sono stati serrati con rinnovato slancio sulle abbondanti porzioni di frittatina alle zucchine e focaccia alle mele approntate dalla ditta Antichi Sapori srl panifico Corsato e generosamente distribuite, come la polenta al primo ristoro, dagli amici dell'Associazione Culturale Castel Bricon di Dossobuono.
Rinfrancati anche dall'abbondante rifornimento idrico effettuato, i partecipanti all'evento ciclistico hanno ripreso la via per Dossobuono, giusto in tempo per effettuare un'ulteriore assaggio di frittata e focaccia prima delle premiazioni per il partecipante più anziano (Brugnoli Leonello classe 1934), i provenienti da più lontano (Peccati Corrado da Lonate Pozzolo - Varese e Cottino Ambrogio da Vigevano – Pavia) e il gruppo sportivo più numeroso (la S. C. Olimpica Dossobuono) che hanno concluso la parte ufficiale della manifestazione che prevedeva poi per tutti, la possibilità di integrare ulteriormente le energie spese durante il giro grazie anche al buono, sponsorizzato dallo Scatolificio Pozzi e distribuito col numero e il pacco gara al momento dell'iscrizione, per effettuare consumazioni presso gli stand gastronomici della sagra.
Alla manifestazione, che ha avuto il patrocinio del Comune di Villafranca di Verona e il CSI di Verona, ha preso parte anche Roberto Dall'Oca, Assessore allo sport di Villafranca, che si è messo in sella con una maglia Polisportiva Olimpica e un caschetto d'epoca, rinverdendo così i trascorsi da ciclista effettuati nella categoria giovanissimi.
I partecipanti che si sono trattenuti anche alla sera, hanno potuto visitare assieme alla popolazione dossobuonese, la mostra di mezzi e reperti storici allestita nella tensostruttura di via Maddalena rimasta aperta nelle serate di sabato, domenica e lunedì.
Oltre a macchine e moto d'epoca, l'esposizione presentava una selezione di biciclette rappresentative dell'evoluzione di questo mezzo di locomozione e di sport: dai primi mezzi con giro ruota con scatto fisso o ruota libera posteriore, passando dalle biciclette con i primi cambi a leve (prima doppia e poi singola) per posizionare la catena su uno dei tre rapporti posteriori disponibili, ai mezzi dotati dei primi cambi Simplex e poi Huret dotati di tendicatena, che hanno permesso anche l'adozione, a partire dal secondo modello anche del deragliatore anteriore, fino a giungere a una bici da pista degli anni '80 e una moderna bicicletta da cronometro su strada, con le leve di controllo dei cambi, posizionati sulle protesi agganciate al manubrio per favorire il miglior posizionamento aerodinamico del corridore. Gli intenditori hanno potuto notare anche l'evoluzione dei materiali impiegati nella costruzione di bici e ruote: dai telai in acciaio dei primi modelli si giunge all'impiego di fibre di carbonio per i mezzi moderni che consentono la realizzazione di biciclette nel contempo resistenti ed estremamente leggere, mentre le ruote, inizialmente con i cerchi in legno, sono passate poi ad avere materiali e forme più performanti fino a giungere alle ruote ad alto profilo o lenticolari sempre in fibra di carbonio. La rassegna storica non era limitata ai soli mezzi: esposte in ordine cronologico c'erano anche le maglie adottate nel corso del tempo dall'Olimpica Dossobuono. Dalla maglia di lana CSI US Olympica Dossobuono del 1960 di proprietà di Severino Andreoli (che ha ottenuto le sue prime vittorie in gioventù con la maglia Olympica prima di divenire vincitore dei campionati del mondo nella 100km a squadre ad Albertville nel 1964 e della medaglia d'argento nella stessa specialità alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 ed avere poi una buona carriera come ciclista professionista) alle successive maglie con vari sponsor e materiali prima naturali e poi sintetici, fino a giungere alla odierna divisa della S.C. Olimpica presentata su un manichino in vicinanza della più recente bicicletta esposta. A fare da sfondo alle maglie e alle bici, le fotografie e i reperti, da quelli storici a quelli più moderni tra i quali spiccavano due riconoscimenti conseguiti da ciclisti dossobuonesi nei primi anni del 1900, il verbale dell'assemblea di costituzione dell'Unione Sportiva Olympica Dossobuono, datato dicembre 1959, la scheda di iscrizione per gli anni dal 1960 al 1964 all'U.S. Olimpica di Remo Ceriani, che ne presiedette l'assemblea costituente e ne fu poi segretario e il primo tesserino dell'allora Unione Velocipedistica Italiana (l'attuale Federazione Ciclistica Italiana) riportante l'indicazione UN. SP. CSI Olympica Dossobuono, datato 1960 e intestato a Morandini Cristiano.
A seguire una selezione di foto d'epoca, consultatissime nei giorni della sagra da appassionati e parenti di vecchi tesserati, esposte in ordine cronologico dal 1960 fino alle fotografie incluse nel calendario 2016, realizzato assieme alla sezione di Dossobuono dei donatori di sangue della FIDAS con la sponsorizzazione della Legatoria Corona di Verona, che riporta le immagini delle attività ciclistiche effettuate da atleti della S.C. Olimpica nel corso dell'anno e una serie di fotografie fatte il 29 agosto 2015 in occasione della prima edizione de “L'Olimpica” strade bianche – colline moreniche. Tra gli oggetti esposti era presente anche la maglia tricolore di Campione Nazionale CSI di ciclismo a Cronometro nella categoria M4, vinta da Corrado Braga, vicepresidente della S.C. Olimpica, nel 2013 e nel 2015. A chiudere l'esposizione una serie di disegni e poesie incentrati sulla bicicletta realizzati da Andrea Bisighin che ha riscosso l'interesse di diversi appassionati del ciclismo.


























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